“Notte grigio topo”, articoli, video…tanta roba…

(dal sito carlobesana.it)

18 settembre 2008

La “Notte grigio topo”, con tutti i risvolti di interesse anche nazionale, ha avuto inevitabilmente un notevole riscontro stampa.
Una marea di articoli, video, che hanno catapultato il Cep ed il Pianacci al centro dell’attenzione mediatica.
Ho scelto quattro articoli ed un paio di video, tra i tanti che avrei potuto postare; in coda a questi articoli i links all’intera rassegna stampa dell’evento (quantomeno quella che siamo riusciti a recuperare…).

 

(link all’articolo)

(Massimo Calandri, per “Repubblica Genova”)
Oltre duemila persone alla Notte Grigio Topo. Attacchi a Batini e Bagnasco
E GRILLO RUGGISCE AL CEP
“UNA LISTA ‘V’ A CINQUE STELLE”

«Questa sera sera può cominciare qualcosa di straordinario», esordisce Beppe Grillo dal palco del consorzio sportivo Pianacci.
E intanto la gente, che prima s’avvicinava timida e sospettosa, continua ad arrivare a lunghi passi. Affolla curiosa il campo d’atletica, s’accalca entusiasta da via della Benedicta, s’affaccia orgogliosa a gruppi dai balconi del Cep.
Alla fine saranno oltre tremila persone, duemila genovesi. Il ruggito della Notte GrigioTopo sale sempre più forte, diventa un urlo liberatorio portato dal vento fino al cuore della città che intanto vive una notte diversa. A quella Genova da bostoniani che Grillo denuncia, la Genova che se ne frega della periferia, dei “periferici”.
E intanto annuncia la nascita di liste per le prossime amministrative: «Si chiameranno V e cinque stelle”. E’ un’altra notte all’ombra della Lanterna e non poteva essere diversamente. Forse sarà davvero la prima di tante altre notti “periferiche” che Grillo vorrebbe accendere in tutta Italia.
Ma intanto siamo qui, al Cep, per una contromanifestazione senza focaccette o croccanti. concerti e bancarelle.
Con il comico genovese ci sono giornalisti come Marco Travaglio, Marco Preve, Ferruccio Sansa.
E maestri di scuola sconsolati, e preti di strada, e architetti “bio”, e cittadini che lamentano di essere stati abbandonati.
Si alternano sul palco, un maxischermo che rimanda le immagini. E’ un lungo spettacolo ed un incontro emozionante, è «uno scambio di idee e conoscenze», è un «laboratorio», è una «piattaforma» per riprendersi un quartiere e una città.

Grillo cita un farmacista, Carlo Besana, presidente del consorzio Pianacci e tra gli organizzatori della serata: «E’ questa gente che dobbiamo ringraziare, non i politici. Fate attenzione, agli amministratori pubblici. Perché adesso sanno che i media sono sensibili al tema, che ci sono i riflettori accesi. Domani verranno qui. Faranno promesse. Bene: voi filmateli, mandate i video su YouTube. Siete voi l’informazione, siete voi che p resto dovrete chiedere conto di quelle promesse. Ma dovete fare, dovete decidere: perché nessuno meglio di voi può sapere cosa ci vuole qui». La piattaforma è quella che può partire con l’esempio del Cep e allargarsi a tutti i quartieri. La piattaforma è quella di una chiesa “multiproprietà
«Come quella che ho visto qui e un’altra volta a Zurigo, quindici anni fa» – dove possono pregare, alternandosi, cattolici e mussulmani, i buddisti e chiunque altro. Perché altrimenti di questa città, così com’è, non se ne può più.
Beppe Grillo è un fiume in piena, se la prende con tutti.
Una parola per il console della Culmv: «Un tempo i portuali non avevano l’avvocato, come Batini. Ma si incazzavano, e ti prendevano a calci in culo».
Una per l’imprenditore che ha disseminato di container la vallata: «Quel nanetto schifoso, ex muratore».
Un’altra per l’arcivescovo Angelo Bagnasco: «Che vive con la scorta. Se Gesù invece degli apostoli avesse avuto 12 gorilla, non gli sarebbe accaduto nulla. E lui (Bagnasco) sarebbe senzalavoro. Ma il prete vero deve essere pronto ad immolarsi. Il posto del prete vero è qui. Al Cep».
Basta con i quartieri pattumiera, con il degrado, con trecento famiglie che al Cep sono a rischio di sfratto. E’ una città che può ancora cambiare, in meglio. Partendo anche da questo quartiere.
Il ruggito della Notte Grigio Topo s’alza più forte, nonostante il diluvio che arriva intorno alle dieci.
Forse questa sera è cominciato davvero qualcosa di straordinario.

 

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(Paolo Crecchi, per “Il Secolo XIX”)
NASCE AL CEP IL PARTITO DI GRILLO
Comizio del comico che solidarizza con gli sfrattati del quartiere popolare di Pra’

«Le elezioni nazionali? Perché no: ma io scomparirò, ora questi ragazzi sono grandi e non hanno più bisogno di essere amici di Beppe Grillo. Possono camminare da soli». Nasce al Cep di Prà, nella Notte Bianca alternativa, il nuovo movimento degli indignati d’Italia.
A gennaio ci sarà una convention delle liste civiche e dei meetup, i circoli grilleschi. Sarà varato il simbolo, una V (che ricordi il Vday) coronata da cinque stelle. La V servirà a certificare i comuni italiani «come fosse una guida Michelin», ma soprattutto a sfidare i partiti tradizionali. Prima alle comunali, poi alle politiche.

Cep di Prà, nuvoloni neri che oscurano la luna piena, il terminal container è una pozza di luce sul mare. Sotto i riflettori c’è Beppe Grillo, dimagrito di 12 chili, camicia nera e pulloverino bianco per ripararsi dalle raffiche di vento che annunciano burrasca.
Dice che è si è arrampicato fin qui perché «voi siete una comunità, nel bene e nel male», e poi ironizza su se stesso: «Noi invece veniamo da Sant’Ilario, abbiamo la villa con il cancello… Ma io me lo ricordo bene cosa vuol dire stare nelle case popolari, essere un periferico. A San Fruttuoso ci stavano i portuali veri, mica Batini che ha l’avvocato: quando si incazzavano ti davano di quei calci nel culo…».

E’ uno spettacolo? No, è un comizio. Perché al Cep di Prà ci sono trecento famiglie a rischio sfratto, avendo superato il tetto di reddito per aver diritto alla casa popolare. Poca roba, 21 mila euro all’anno: ma basta che un figlio trovi finalmente lavoro e zacchete, arriva l’invito a lasciare l’alloggio da parte dell’Arte, l’ex Iacp. Grillo: «Ora che abbiamo organizzato questo casino l’amministratore unico dell’Arte, Vladimiro Augusti, ha detto che incontrerà il comitato del Cep. E anche Burlando. Filmateli, così se non mantengono le promesse li sputtanate sulla rete».
Non sono solo questi i mali del Cep. I palazzi non hanno manutenzione. I servizi latitano. E per fortuna il quartiere ha rialzato da tempo la testa, con il consorzio Pianacci che ha saputo addirittura realizzare, urla Grillo, «l’unica chiesa in multiproprietà di Genova! Pensate che ci pregano insieme i cristiani e i musulmani, e poi mangiano il kebab con il pesto…».

Dal Cep si vede il porto e Grillo attacca i container, Spinelli compreso: «Sapete come si fanno i soldi? Affittando i container, lasciandoli in parcheggio per anni, spostandoli di qua e di là, facendo girare i camion…».
Dal Cep si vede il cielo, che minaccia burrasca, e ce n’è anche per Bagnasco: «Ho visto il cardinale in giro con la scorta, che tristezza… Certo che se Gesù Cristo avesse avuto dodici gorilla, anziché gli apostoli, non gli sarebbe successo niente. E i vescovi sarebbero disoccupati».
Dal Cep si immagina il centro città, dove stanotte si celebra la Notte Bianca: «Nel centro storico vogliono togliere le battone, guarda caso sono a un passo da Tursi… Forse hanno paura che qualcuno ne approfitti».

Sotto il palco ci saranno almeno quattromila persone. Molti i grillini organizzati, maglietta nera e scritta “Vday io c’ero”. Qualche famiglia. Anziani con il cane. Non c’è la ressa, ma l’organizzatore Carlo Besana  il farmacista arrivato al Cep per caso e trasformatosi nell’animatore di tutta la comunità  può essere soddisfatto.

Sul palco si avvicendano i giornalisti d’inchiesta famosi, ecco Marco Travaglio e Ferruccio Sansa che i lettori del Secolo XIX conoscono bene. Poi tocca ad Alberto Sasso, il bioarchitetto. Poi ai rappresentanti dei tre comitati, che finalmente hanno deciso di fare fronte comune. C’è un cartello, all’ingresso del campo sportivo dell’area Pianacci: «Martedì, alle 14,30, tutti a Tursi per discutere della gronda».

Grillo apprezza lo spirito battagliero del Cep: «Siete un esempio per tutti noi. Siete quello che diventeremo, un mix di razze e storie personali. Ma attenzione: non dategliela vinta…».
Da ponente arrivano refoli di vento che fanno tremare il palco, i tuoni spengono il microfono.
La bufera è in arrivo ma Grillo ce l’ha pure con il destino meteo, «Non deve piovere qui, solo in centro!».
Poi, alle prime gocce impugna un ombrellino rosa per riparare il bioarchitetto. Il quale comincia a parlare di risparmio energetico e di sole. La gente applaude.
Non è notte bianca, ma si respira orgoglio Cep. 

 

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(Miriana Rebaudo, per “Il Corriere Mercantile)
LA CONFESSIONE DI GRILLO AI PERIFERICI: «LISTE CIVICHE ALLE PROSSIME ELEZIONI»
Separati dalle transenne ma non abbastanza lontano dal suo pubblico.
Beppe è andato a stuzzicare da vicino.i suol spettatori

Nasce al Cep di Pra la V a cinque stelle che contrassegnerà le liste civiche di Grillo alle prossime elezioni. «A gennaio – dice al termine della notte grigio topo – si terrà la convention dei Meetup e di tutti i comitati. Da qui verranno fuori le linee programmatiche e la piattaforma. Nascerà il simbolo, una V a cinque stelle per dassificare i comuni sullo stile della guida Michelin. E con il V a cinque stelle si presenteranno anche le liste civiche per le elezioni, comunali e perché no alle politiche. Io scomparirò, questi ragazzi sono in grado di non essere più amici di Grillo, ma di andare avanti da soli».

Chiude con una anticipazione polìtica, Beppe Grillo, che aveva esordito sul palco dell’area Pia nacci con una battuta. Al vetriolo, naturalmente «Vogliamo capire dove ci troviamo, chi siete voi? Siete periferici; voglio vedervi bene in faccia perché siete i primi periferici che incontro, perché io arrivo da Boston, dai bostoniani. Vengo da Sant’Ilario, dove abbiamo le ville con i cancelli», in realtà aggiunge: «Un po’ mi vergogno di arrivare qui da Sant’Ilario».
Questo l’incipit della notte grigio topo al Cep, voluta da Beppe Grillo, in perfetta forma («ho perso 12 chili» e si vede) con Carlo Besana, l’ex farmacista e Flavio, il dentista. L’appuntamento che, un po’ per caso e un po’ per volontà, è diventato l’anti notte bianca a cui ha assistito, in sordina, anche il giudice Clementina Forleo». Un palco, non tanto grande, illuminato sul campo dell’area Pianarci, quello che entro dicembre sarà finalmente ricoperto. O almeno si spera.

Tremila persone, almeno, hanno scelto questa opzione e al suo arrivo, appena sceso dall’auto, passando tra i primi spettatori, Beppe li aveva salutati così: «Belìn, non pagate un c.o. per stare qui, siete contenti, eh?».
E’ un Grillo arrabbiato, che tra una battuta e l’altra, tutte al vetriolo, affronta in modo serio il problema delle periferie in quella che è, per definizione, “la periferìa di una periferia”. «Perché anch’io – ha aggiunto subito dopo –  sono nato in un postaccio cosi. Arriv0 da San Fruttuoso, che all’epoca era abitato da malviventi, travestiti, qualche pedofilo. Il mio vicino di pianerottolo è diventato un serial killer e mia mamma mi diceva “Dopo le 20 fatti accompagnare da Donato, perché cosi sono più tranquilla”».

Sono battute forse già sentite, qualcuna anche “provata” pochi minuti prima al piano superiore del bar dei Pianacci, nel piccolo “studio” di Besana quando, giusto pochi minuti prima della “pubblica adunanza”, stila una specie di “scaletta”. A Caterina Vertova, l’attrice chiamata ad aprire la serata, spiega in pochi minuti la realtà del Cep: «Questo posto può diventare un modello per tutte le periferie,’con le sue esperienze in grado di diventare una piattaforma. Qui si mangia il pesto insieme al kebab; fa un po’ vomitare ma anticipa la realtà».
Concetti che ripeterà poi sul palco, tra una folata di vento e un lampo. Beppe Grillo parla per una manciata di minuti poi lascia spazio alla Vertova che vuole portare il teatro nelle periferie. Quindi a Ferruccio Sansa, a monsignor Giorgio Parodi, ad un maestro che critica la Gelmini e che Beppe introduce così: «Avevamo una sola scuola che funzionava, giudicata la migliore del mondo: la scuola elementare Ebbene da dove vogliono iniziare la riforma? Dalle elementari, per l’appunto». E’ il turno di qualche giovane del Cep che paria dei comitati di quartiere, tre che si sono “federati’’.
«Questa è una notte grigio topo ricordatelo perché neanche con il Gps ci si arriva  insiste il comico .Il tassista mi ha detto: “è meglio che non ci vada”. Questa non è una città, non è un paese, ma siete seimila abitanti e allora siete una realtà». Non a caso, perché questa notte grigio topo qualche effetto lo ha già prodotto: giovedì verrà in visita Vladimiro Augusti, numero uno di Arte e anche Burlando in settimana dovrebbe fare una puntata.
«E allora sapete cosa dovete fare? Riprendere tutto con una webcamera. Bastano tre minuti di promesse che poi mettete in rete, così quelle parole restano».
Dopo qualche lampo e qualche tuono, arriva anche la pioggia: Grillo protegge il bioarchitetto con un ombrellino rosa mentre questi sta parlando dì sprechi energetici, particolarmente elevati in casermoni «come questi» e Grillo rincara: «Qui i tubi sono quelli del virino di casa: se tiri l’acqua del gabinetto, il vicino non può farsi la doccia. In Danimarca esistono gabinetti senz’acqua: si differenzia e si risparmia. Si possono pagare le spese condominiali cag…».
Il passo verso l’uranio e il nucleare è breve, Grillo continua su questa cifra, mentre dalla platea si alza il grido «Vaff…»; non a Grillo naturalmente, ma ai suoi bersagli Tocca ancora a Marco Travaglio finché sul palco fa la sua comparsa il ‘‘logo” della serata: un topo color grigio tra un mazzo di fiori, dono del Cep, periferia della periferia, a Grillo.

 

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(Donatella Alfonso, per “Repubblica Genova”)
Dalla “Notte grigio topo” il comico annuncia che i suoi seguaci correranno alle amministrative
GRILLO, NEL 2009 LE LISTE DELLE CINQUE STELLE E A GENOVA SFIDA SINDACO E CAPO DEI CAMALLI

Con una provocatoria “Notte grigio topo” contrapposta alla Notte Bianca organizzata sabato dal Comune di Genova, Beppe Grillo sceglie il Cep, un quartiere di case popolari e molto disagio sulle colline di Pra’, nel ponente genovese, per lanciare le sue liste civiche. Anzi, le liste civiche “certificate” da una V che richiama il Vaffaday e cinque stelle, il massimo della qualità e della trasparenza; nel2009 sipre senteranno alle elezioni amministrative e, in seguito, potrebbero dar vita ad una lista civica nazionale. La “Notte grigio topo” è nata in polemica con la Notte Bianca promossa dalla giunta di centrosinistra guidata da Marta Vincenzi, accusata di occuparsi troppo del centro e poco delle periferie; al Cep un gruppo di attivissimi volontari garantisce risposte di socialità e di dialogo mentre le istituzioni restano lontane. Mentre un vero diluvio si abbatteva sui 250 mila richiamati dalla Notte Bianca, Grillo davanti a tremila persone lancia le sue liste e attacca tutti, compreso il console dei camalli Paride Batini e l’arcivescovo Bagnasco.
«Ma di Notti grigio topo ne faremo in tutte le periferie italiane  spiega dalla suacasa sull’elegante collina di Sant’Ilario  ad ogni data della mia toumée ci saranno incontri e convegni, per parlarsi e darsi da fare. Saranno liste di cittadini liberi da qualsiasi partito, che lavorano sull’acqua pubblica, i rifiuti, la connettività, le energie rinnovabili. Chi viene eletto va in consiglio comunale con la videocamera e mette tutto in rete».
Cose concrete, non antipolitica; ed è vero, ammette Grillo, sono duro specie con la sinistra.
«Preferisco avere a che fare con un nemico vero che con un amico finto. Sono andato da Prodi, gli ho detto mille cose e non ha fatto nulla. La sinistra poteva fare sue le nostre proposte del Vaffaday, la legge per allontanare i condannati dal parlamento, ad 
esempio. Se Veltroni lo avesse fatto, io sarei tornato a fare il comico e la sinistra avrebbe avuto dei veri pilastri su cui basarsi, non l’indulto e Mastella».
Nando dalla Chiesa, ex parlamentare ulivista e ora, come consulente di Marta Vincenzi per la promozione della città, organizzatore della Notte Bianca, ribatte: «Sappia Grillo che un progetto di legge per non fare entrare i condannati in parlamento l’avevo firmato io nella scorsa legislatura. La Notte Grigio Topo contro le mancanze della giunta? Tutto quello che serve a sollevare problemi e sollecitare bisogni è utile. Noi però non stiamo fermi, la città è ascoltata. La politica spesso dorme, ma non tutti i politici».

 

Il video realizzato da Giulia Grandi per GenoaMunicipalityChannel
( con le interviste, tra gli altri, a Beppe Grillo e Marco Travaglio)

 

  

il video della serata realizzato da Sergio Gibellini 

 

  

6 settembre
2008
La notte grigio topo di Grillo Il Secolo XIX articolo
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6 settembre
2008
Potrebbe diventare la nostra Manhattan La Repubblica articolo
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6 settembre
2008
Notte Bianca, Grillo sceglie il Grigio Topo La Repubblica articolo
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6 settembre
2008
La notte Grigio topo di Beppe Grillo contro la notte bianca della Vincenzi Corriere Mercantile articolo
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6 settembre
2008
Grillo s’inventa la notte ”grigio topo” per contestare i fasti di super Marta Corriere Mercantile articolo
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6 settembre
2008
Grillo e Repetto, fuoco “amico” sulla Vincenzi Il Giornale articolo
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7 settembre
2008
Notte bianca, il no del Cep al comune La Repubblica articolo
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7 settembre
2008
La notte bianca chiama, Grillo dice no La Repubblica articolo
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7 settembre
2008
Grillo, sberleffo alla notte bianca Corriere Mercantile articolo
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7 settembre
2008
Il gran rifiuto del Pianacci al Comune Corriere Mercantile articolo
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7 settembre
2008
Grillo si fa beffe della tentata “annessione” Corriere Mercantile articolo
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7 settembre
2008
Le inguaribili debolezze della “casta” Corriere Mercantile articolo
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7 settembre
2008
Margini, oggi sopralluogo Corriere Mercantile articolo
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8 settembre
2008
Serata “grigio topo” nell’area Pianacci La Gazzetta
del Lunedì
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8 settembre
2008
Plinio scrive a Super Marta La Gazzetta
del Lunedì
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8 settembre
2008
Grillo sfida la “notte bianca” affaritaliani.it   testo word
9 settembre
2008
Notte bianca o grigio topo? Corriere Mercantile articolo
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9 settembre
2008
Bianca o grigia di che notte sei? Corriere Mercantile articolo
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9 settembre
2008
Cep, un Grillo nella polveriera La Repubblica articolo
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9 settembre
2008
E alla notte grigio topo con Grillo ci sarà Travaglio La Repubblica articolo
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9 settembre
2008
Notte grigio topo con Beppe Grillo mentelocale.it articolo
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10 settembre
2008
Genova Cep di Pra’: avamposti di civiltà
– video –
casa della
legalità
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Lo show di Grillo nel monumento alle incompiute Il Secolo XIX articolo
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10 settembre
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Grillo non fa paura al sindaco Il Giornale articolo
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10 settembre
2008
Notti “bianca” e “grigio topo” Corriere Mercantile articolo
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10 settembre
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Notte Bianca La Repubblica articolo
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11 settembre
2008
Architetti, giornalisti e attori “spalle” di Grillo Il Secolo XIX articolo
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Josè, il parroco di frontiera: “il Comune deve cambiare rotta” La Repubblica articolo
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La politica in rete è l’unica trasparente La Repubblica articolo
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2008
La casa della legalità sostiene e partecipa alla Notte grigio topo Casadellalegalita
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Bianca o grigia, la notte più lunga La Repubblica articolo
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C’è Grillo: assalto al Cep La Repubblica articolo
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Dalla Chiesa: la prima al timone La Repubblica articolo
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13 settembre
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Bianca contro grigia: la sfida della notte Corriere Mercantile articolo
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2008
Bus amt: servizio potenziato Corriere Mercantile articolo
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13 settembre
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Beppe Grillo al Cep meetup.com articolo
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13 settembre
2008
La notte grigio topo
 – video di Sergio Gibellini –
youtube
.com
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video
13 settembre
2008
Notte grigio topo al Cep di Prà
(genoa municipality channel video)
youtube.com   link
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Tremila periferici per Beppe Grillo Corriere Mercantile articolo
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14 settembre
2008
La confessione di Grillo ai periferici Corriere Mercantile articolo
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14 settembre
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“Notte grigio topo”: grillo va in periferia Il Manifesto articolo
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14 settembre
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E Grillo ruggisce al Cep: una V a cinque stelle La Repubblica articolo
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14 settembre
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Notte bianca, festa dimezzata La Repubblica articolo
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14 settembre
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Nasce al Cep il partito di Grillo Il Secolo XIX articolo
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15 settembre
2008
Besana: “Ora capitalizziamo il successo” Gazzetta del lunedì articolo
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15 settembre
2008
“Grillo, la politica non è comica” Gazzetta del lunedì articolo
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15 settembre
2008
Grillo, nel 2009 le liste delle cinque stelle La Repubblica articolo
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15 settembre
2008
Grillo: “Rompo le scatole e non mi alleo con nessuno” La Repubblica articolo
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15 settembre
2008
Notte bianca, gli under 30 più forti della pioggia La Repubblica articolo
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15 settembre
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Fassino e il Pd, una ricetta per Genova La Repubblica articolo
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17 settembre
2008
La notte grigio topo al Cep ha rivelato una bella Italia
(lettera a M.Maggiani)
Il Secolo XIX articolo
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