21 aprile 2018, Assemblea annuale dei Soci

Convocata per il 21 aprile 2018 l’Assemblea Annuale dei Soci del Circolo Arci Pianacci

A questo link è possibile scaricare, se necessario, il modulo per poter rappresentare un altro Socio tramite delega

 

A tutti i Soci

Loro sedi

il giorno sabato 21 aprile 2018, presso la sede di via della Benedicta 14/16 (salone sopra bar) alle ore 14.30 in prima convocazione ed alle ore 15.00 in seconda convocazione, se alla prima non dovesse essere presente la metà più uno dei Soci, è convocata l’Assemblea Annuale dei Soci dell’Associazione “Consorzio Sportivo Pianacci”, con il seguente Ordine del Giorno:

  • Relazione del Presidente sull’attività svolta nell’anno 2017
  • Presentazione ed approvazione del rendiconto economico (esercizio 2017)
  • Presentazione delle iniziative “in cantiere”
  • Varie ed eventuali

In base a quanto disposto all’art.15 dello Statuto, hanno diritto di voto in assemblea i soci maggiorenni in regola con il tesseramento alla data del 18 aprile 2018.

In base al vigente Statuto è ammessa una delega per ogni socio; all’ingresso i Soci firmeranno in apposito elenco la presenza per sé e per eventuale Socio delegante.

Il Presidente

Franco Farfarini

Franco Farfarini nuovo Presidente del Circolo Arci Pianacci

26 marzo 2018: Franco Farfarini è da oggi Presidente del Circolo Arci Pianacci, Vice Presidente Enrico Testino

In occasione della riunione di Consiglio Direttivo della nostra Associazione, tenutasi il 26 marzo 2018, preso atto delle dimissioni presentate dal Presidente Armando Bonafede, per sopraggiunti motivi personali, sono state deliberate all’unanimità le nuove cariche, con la Presidenza affidata a Franco Farfarini (già Vice Presidente) e la Vice Presidenza affidata ad Enrico Testino.

Ad Armando Bonafede va il ringraziamento dell’Associazione per il proficuo, intenso lavoro svolto durante il suo mandato in qualità di Presidente, dallo scorso 4 maggio 2017 alla data odierna. 
Un prezioso apporto che continuerà nella nuova veste di Consigliere.

Il Consiglio Direttivo risulta ora così composto:

Presidente
Franco Farfarini

Vice Presidente
Enrico Testino

Consiglieri
Armando Bonafede, Susanna Giorato, Francesco Incandela, Marco Marchitelli, Antonio Pertichini, Irene Tesini, Carlo Besana (Presidente Onorario), Lucio Regnoli (Presidente Onorario)

Collegio dei Sindaci Revisori
Antonio Di Costanzo, Mario Kostovich, Mario Sanguinetti

 

Riparte il progetto “Seconda Stella Caffé Alzheimer”

Riparte il Progetto “Seconda Stella – Caffé Alzheimer”, organizzato da “La Giostra della Fantasia”. Molti partners, tra i quali il Circolo Pianacci.

PROGETTO 
“SECONDA STELLA – CAFFE’ ALZHEIMER”

(clicca per ingrandire)

Il Circolo Pianacci è uno dei partners di questo progetto promosso dall’Associazione “La Giostra della Fantasia”, dedicato alle persone cui è stato diagnosticato I’Alzheimer o una qualche forma di demenza, ed a coloro che si occupano quotidianamente di loro.
Il progetto, descritto qui sotto nel dettaglio, prevede anche, periodicamente, momenti per attività ludiche e di benessere per la persona, da ospitare al Pianacci, che potrà essere sede di incontri finalizzati ad una maggiore conoscenza delle modalità con le quali affrontare la malattia.

CAFFE’ ALZHEIMER…e non solo!
Seconda Stella riparte con nuove iniziative nell’ambito progetti

Interventi di comunità per l’invecchiamento attivo, la prevenzione ed il sostegno alla fragilità degli anziani

Tutti i giovedì, a partire dal 15 febbraio 2018
dalle 14.30 alle 17.30 
Presso la sede «Chiesetta» di Villa De Mari (piano strada nel parco) Palmaro 
GIOSTRA GITE IN DANZA 
GIOCHI ANTICHI E MODERNI 
MUSICA BALLO E MERENDA

SUPPORTO Al CAREGIVER e Incontri informativi a cura dell’ ASL3 e dell’ATS

È possibile la partecipazione di tutti coloro che desiderino trascorrere tempo piacevole in compagnia
Info
Ilaria 3403507713
giostra.fantasia@yahoo.it
www.lagiostradellafantasia.it
ATS A.S. Stefania e Barbara 010-5579530/5579531 
Mail: brossi@comune.genova.it – stefaniagaggero@comune.genova.it

Cos’è

Seconda Stella Caffè Alzheimer è un luogo e un tempo dedicato dove persone cui è stato diagnosticato I’Alzheimer o una qualche forma di demenza, insieme a coloro che si occupano quotidianamente di loro, possono incontrare personale opportunamente formato della cooperativa La Giostra della Fantasia, operatori dell’ATS Ponente, medici e psicologi, volontari di varie associazioni, che sono a loro disposizione.

Sarà possibile trascorrere il tempo insieme, confrontarsi, svolgere attività ricreative-culturali o specifiche sul tema della malattia, uscite, ecc. con il gruppo dei pazienti e dei caregiver unito, oppure separato a seconda delle esigenze che insieme riscontreremo.

In che giorno?

Seconda Stella si svolgerà TUTTI I GIOVEDI dalle 14:30 alle 17:30 come da calendario qui di seguito riportato 
FEBBRAIO: 15, 22 
MARZO: 1, 8, 15, 22, 29 
APRILE: 5, 12, 19 
MAGGIO: 3, 10, 17, 24, 31
GIUGNO: 7,14, 21

Inoltre….
“Giostra Danze”
una gita al mese in luoghi ricchi di cultura e tradizioni

Dove?

Le attività si svolgeranno presso la sede «Chiesetta» di Villa De Mari (piano strada nel parco) Palmaro

Per chi è pensato?

È pensato per i pazienti affetti da demenze (con attività a loro dedicate di stimolazione della memoria, ricreative, manuali, ecc.) ma anche per coloro che quotidianamente se ne occupano, per condividere insieme la fatica e le difficoltà riscontrate ma anche per offrire l’occasione di ritagliarsi un prezioso momento dedicato solo a loro stessi e per “ricaricare le pile”. E’ altresì aperto a tutti coloro che desiderino passare tempo piacevole insieme.

Costo attività

La partecipazione alle attività (ingressi o traporti per le gite escluse) prevede un versamento di una quota d’iscrizione annuale comprensiva di assicurazione di:

Partecipante: Quota annuale 60€ 
Parente(Caregiver): Quota annuale 10€

L’articolo del Secolo XIX
21 febbraio 2018
(clicca sull’articolo per ingrandire)

(clicca per ingrandire)

Carnevale al Pianacci, vieni a festeggiarlo con noi

Carnevale al Pianacci: vieni a festeggiarlo con noi!!!  (10 febbraio dalle 15)

(clicca per ingrandire)

 

CARNEVALE!
Vieni a festeggiarlo con noi

10 febbraio 2018
doppio appuntamento

Nel pomeriggio,
dalle 15 alle 18, 
Carnevale per i più piccoli
(si utilizzeranno sia gli spazi all’aperto che l’ex bocciodromo, coperto e riscaldato)

Giochi, laboratori, tiro con l’arco, caramelle ed una golosa merenda in collaborazione con i volontari del Centro Sociale Zenit e di Arci Genova

 

alle 15.30 spettacolo con il Mago Alex Rivetti

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dalle 20.30, presso l’ex bocciodromo
(coperto e riscaldato)

serata danzante,
con bugie offerte dal Circolo Pianacci

(per motivi organizzativi è gradita la prenotazione con sms al 3927577919)

INGRESSO LIBERO

 

“Regalo” di Natale anticipato…Bastardi!!!

c’è chi si “diverte” così, a rubare un po’ di attrezzatura ad un’associazione di volontariato, e danneggiare una tensostruttura…bastardi!

9 dicembre 2017

stanotte qualcuno, aprendosi la strada con un taglio nella tensostruttura, ha rubato dal PalaCep due mixer, le due casse posizionate sul palco ed altra attrezzatura di amplificazione che dobbiamo ancora inventariare…

più tardi avrò la possibilità di verificare quali dettagli siano rimasti impressi nella registrazione delle 4 telecamere posizionate all’interno del PalaCep, ma dubito che ci sia gente così stupida da non coprirsi il volto…

forse non stupidi, ma bastardi senza alcun dubbio…

cristianamente non è corretto, ma sto augurando loro ogni male possibile…

mixer Omnitronic
(clicca per ingrandire)

questa la foto del mixer “nuovo”, sottratto questa notte

 

 

 

 

 

 

 

E comunque al Pianacci l’amarezza scompare subito: il pomeriggio del sabato c’è l’animazione per i bambini con i volontari dell’Arci, mica possiamo tenere i musi lunghi…

 

genova24.it
Ladri al PalaCep, trafugati mix e amplificatori, la condanna della cittadinanza

genovaquotidiana.com
PalaCep, nella notte furto di due mixer, due casse ed altra attrezzatura

secoloxix.it
Squarcio nel tendone, furto al PalaCep di Pra’

 

 

 

Ceppions League, che passione…!!!

Il racconto, anche per immagini, dell’edizione 2017 della Ceppions League, da almeno tre lustri un appuntamento irrinunciabile per i giovani del Cep

La prima giornata

4 agosto 2017, inizia la Ceppions League.
Il numero di partecipanti non è elevato ma ci inventiamo una formula che consentirà a tutti, indistintamente, di giocare tre partite oltre alla finale, in programma giovedì 10 agosto.

Grazie al sorteggio, che tiene conto dell’equa distribuzione maschi/femmine e delle diverse età, ad ogni partita le formazioni cambieranno.
Ogni partecipante si abituerà, ad ogni giornata, a “fare squadra” con compagni in gran parte diversi; gli avversari del giorno prima potranno essere l’indomani tuoi compagni…

E’ l’essenza del gioco, che va oltre il cliché abituale del “torneo di calcio” , qui è un “torneo per gioco”, come è sempre stata la Ceppions League fon dalla sua prima edizione.

Oggi è anche il compleanno (8 anni) di Beatriz, che per un’ora lascia la festa di compleanno (allestita di fianco al bar del circolo) per partecipare all’incontro, che viene inaugurato non con l’inno ma con un più sentito “Tanti auguri a te” cantato da tutti i giocatori.
Super!

Non potevano mancare le foto…
In questo periodo, riguardando le foto delle prime edizioni, ho avuto modo di rivedere, in flashback, volti di ragazzi di allora che oggi sono già genitori…

E capiterà anche fra qualche anno, riguardando le foto di oggi…

Ed immancabili, come in tutti gli album degli eventi al Pianacci, i componenti (tanti) della famiglia Delle Piane.
Tre in campo (Kristel Dellepiane, Michele e Steven Dellepiane), sugli spalti la sorella Josephììne Dellepiane ed il fratello Giacomo, protagonisti delle edizioni di alcuni anni fa, ed i genitori Rosa Anna Vitello e Giancarlo Dellepiane, ed accanto a loro l’ultimo arrivato, di cui non ricordo il nome…

Inevitabile che siano “finiti” (ed è un piacere) nell’obiettivo della fotocamera…

Così come il piccolo Alessio, ancora troppo piccino per giocare ma prontissimo, prima dell’incontro, a raccogliere l’invito della nonna Isabella Barile: occorreva pulire il campo e lui, con Steven Dellepiane ed altri, non ha esitato un solo secondo…
spettacolo!

Le foto della prima giornata

(cliccare su “mostra miniature” quindi, cliccando sulla prima foto, si apre la visualizzazione con ingrandimento)

 

La seconda giornata

7 agosto 2017, seconda giornata della Ceppions League.

Una sola defezione (giustificata) ed il nuovo sorteggio che cambia le formazioni…
alcuni “avversari” di ieri ora sono compagni…

ci si abbraccia con l’autore del gol che porta in vantaggio la propria squadra ed è magari lo stesso che ieri ha contribuito a farci perdere…

e le “femmine” si rivelano spesso un valore aggiunto, non hanno paura di nulla…

bello così, ci si diverte comunque, per la soddisfazione di Armando Bonafede (oggi in posa con le squadre ad inizio partita) e Franco Farfarini, presidente e vice presidente del Pianacci, e di Carmelo Caratozzolo, arbitro che sa alternare il giusto richiamo alle regole con il bonario atteggiamento del padre di famiglia, che si occupa anche delle stringhe slacciate dei giovani in campo…

domani riposo, mercoledì terza giornata e giovedì la finale.

Il divertimento è assicurato

Le foto della seconda giornata

(cliccare su “mostra miniature” quindi, cliccando sulla prima foto, si apre la visualizzazione con ingrandimento)

 

La terza giornata

9 agosto
E’ la terza giornata della Ceppions League 2017.

Anche questa volta squadre “rimescolate” dal sorteggio ed alla fine si stilerà la classifica: i nove partecipanti che hanno ottenuto singolarmente più punti affronteranno domani, in finale, gli altri nove.

Ancora squadre inedite, quindi per la finale, al termine della quale si effettueranno le premiazioni, con premi identici per tutti.

Oggi sono venuti a far visita a “nonno Armando” (Armando Bonafede) i nipoti Melanie e Jacopo.
Melanie (molto attenta e precisa) ha fatto da “segretaria”.
Va inserita di diritto tra gli organizzatori, con nonno Armando, Franco Farfarini e Carmelo Caratozzolo.

Le foto della terza giornata

(cliccare su “mostra miniature” quindi, cliccando sulla prima foto, si apre la visualizzazione con ingrandimento)

 

La finale

10 agosto 

Si è conclusa l’edizione 2017 della Ceppions League.

Le due squadre sono scese in campo accompagnate dall’allegra “marcia di Radetzky”, cui ha fatto seguito, durante la presentazione, l’esecuzione dell”’Inno di Mameli”, cantato con trasporto da molti dei protagonisti della finale.

Nonostante in ogni partita le squadre siano state definite, sempre, da sorteggio, la finale, come spesso accade nei grandi tornei, è finita in assoluta parità e per decretare la vittoria della squadra azzurra sono stati necessari i rigori, in cui sono stati coinvolti tutti i partecipanti.

Un equilibrio rotto dalla prodezza di una delle 4 femmine in campo, Kristel Delle Piane, che ha parato il rigore decisivo.

Alla fine, comunque, premi uguali per tutti: una medaglia, un cappellino con il logo I Love Cep ricamato, ed un biglietto all’Acquario, valido anche per adulti.

Prossimamente cercheremo di pubblicare, in forma virtuale, anche le figurine (tipo Panini) di questa edizione il cui successo è frutto del lavoro di presidente e vice presidente del Pianacci, Armando Bonafede e Franco Farfarini, e del prrezioso supporto di Carmelo Caratozzolo (che ha ben diretto tutti gli incontri) e di Luca Colao e Alex Belardinelli che hanno “tenuto a bada” ad ogni incontro le due formazioni.

Grazie, grazie a tutti!

Le foto della finale

(cliccare su “mostra miniature” quindi, cliccando sulla prima foto, si apre la visualizzazione con ingrandimento)

L’Orchestra Harmony Show al PalaCep: bella serata!

Le foto della prima serata danzante (con l’Orchestra Harmony Show) organizzata al PalaCep dal Circolo Arci Pianacci del neo presidente Armando Bonafede.

scattate 666 foto -!!!- sicuramente tante…(ne abbiamo “selezionate” 115…)

ma la serata danzante, con l’Orchestra Harmony Show (a proposito: bravissimi, ottima scelta!) meritava tutta l’attenzione possibile.

E’ la prima serata danzante organizzata dal nuovo Consiglio Direttivo del Pianacci, presieduto da Armando Bonafede, che si è assunto questo onere in un momento irto di difficoltà e problemi per il Circolo Arci Pianacci.

Gli sforzi del presidente, del vice presidente Franco Farfarini e dei loro collaboratori sono stati ripagati: molti appassionati, non un pienone ma sicuramente una presenza oltre le previsioni.

Per tornare ai “pienoni” del passato occorrerà ancora tempo e molto impegno, ma le premesse sono incoraggianti.

Tra gli intervenuti molte persone che non vedevamo da tempo, e che abbiamo rivisto con molto piacere.

Ed un’ospite a sorpresa, Manuela Arata, ex anima del Festival della Scienza, salita fino al Cep da Quarto per testimoniare il suo affetto al nostro Circolo.

Grazie, grazie a tutti!

ci si rivede l’11 agosto, con l’Orchestra di Athos Bassissi.

Galleria fotografica
(cliccare su “mostra miniature” quindi, cliccando sulla prima foto, si apre la visualizzazione con ingrandimento)

Cep Rap, non “solo” un evento musicale…

Cep Rap, non è stato “solo” un evento musicale; il Rap è genere che dà possibilità di espressione, anche in modo duro, ai giovani delle periferie urbane

Sabato 15 luglio 2017, l’area spettacoli del Circolo Arci Pianacci ed il PalaCep sono stati gioiosamente occupati da tantissimi giovani, accorsi per l’evento musicale che ha ospitato diversi ragazzi giovanissimi che fanno parte di un fenomeno ormai evidente: l’ascesa (a livello anche nazionale) dei rapper del ponente genovese.

Probabilmente non è un caso che i rapper genovesi siano tutti del ponente, probabilmente non è un caso che il movimento sia cresciuto e appaia oggi come compiuto e adulto.

Nel ponente genovese insiste la maggior parte degli edifici di edilizia popolari costruiti negli anni ‘60/’80 e questi ragazzi sono le seconde e terze generazioni che nascono e vivono in quei quartieri.

Non è un caso che la voglia di espressione e di identità di quei quartieri prenda la forma del Rap, genere e cultura musicale che, per propria natura, vuole dare possibilità di espressione, anche in modo duro, ai giovani e ha tra le proprie finalità quelle di rinnovare la cultura dove si si vive dando udienza e abitabilità a chi si sente messo da parte da decenni da maltarature urbanistiche, assenza istituzionale, marginalità dei servizi offerti.

L’evento, che per molti ragazzini del quartiere entrerà nel “diario” degli eventi memorabili, è stato ben organizzato da Festa del Sole e MAP eventi, con, tra gli altri, Milo Bernucci, Andrea Scardovi, Khalid Taiebi, Alessandro “FestadelSole”.

Sul palco si sono esibiti, tra gli altri, Nader Sha, Young Slash, Maison Cravasco, Vaz Te, Millon, Leless, DoppiaW, Adra e Flow, Cocodrill.

 

Galleria fotografica
(cliccare su “mostra miniature” quindi, cliccando sulla prima foto, si apre la visualizzazione con ingrandimento)

 

 

Il 18 luglio è stata pubblicata dall’Associazione LibriDa, un’interessante intervista, realizzata dalla scrittrice Alessandra Giordano in occasione dell’evento al PalaCep.

Cep Rap e schiaffi di freestyle è il titolo scelto dall’autrice, profonda conoscitrice del Cep, quartiere nel quale ha insegnato per diversi anni.

Tutta da leggere… (link) 
Questo il testo

CEP, CEP come Centro Elementi Positivi. Così cantava, anni fa e in occasione di piccole performance scolastiche, Khalid Taiebi e ora è riuscito a metterli in luce questi elementi positivi, a coordinare l’evento Cep Rap fungendo da ponte tra gli artisti e le associazioni che hanno dato vita a questa serata.

Vaz TeNader ShahYoung SlashMaison Cravasco,  AdraFlow,  DoppiaW,  Million,  Leless sono stati contattati da lui; è stato Khalid a svolgere gran parte del lavoro così noi ci siamo potuti concentrare sugli aspetti tecnici” rivela Ale dell’associazione Festa del Sole.

In effetti per organizzare eventi giovani ci vuole gente giovane, grintosa, vivace e attenta: Khalid è tutto questo e incontrarlo qui, alto e sicuro di sé, mi rende orgogliosa.

Mille vite fa ero la sua professoressa e lui era un ragazzino alla ricerca di se stesso; mille vite fa e Khalid che continua a cercare se stesso nel suo insieme di culture:

Marocco e Italia; Islam, Cristianesimo e Comunismo; cous cous, pesto e capponata.

Il ragazzo testimonia che, al di là del risultato delle ultime elezioni, dettato più dalla disperazione che dalla convinzione, l’integrazione a Genova è già stata raggiunta.

A differenza delle banlieues francesi o dei quartieri popolari inglesi in cui girano, sconvolti, i crack’s had.

Si tratta di un’integrazione palpabile, tangibile, creata da pionieri quali Carlo Besana, presidente del Circolo Pianacci e il  padre di Khalid, il signor Taiebi, che all’epoca coordinava la Comunità Islamica locale e da cui il ragazzo ha ereditato la capacità di concretizzare eventi.

“Io sono amico dei ragazzi  che cantano qui stasera, ho partecipato a vari live e così avevo ben chiare le esigenze degli artisti: le luci, la musica, tutto ciò che è necessario perché un live riesca”.

Ale Festa del Sole conferma: conoscere la zona, i ragazzi, il trap è stato fondamentale”.

Trap come Trap House, le casette popolari degli USA in cui la droga viene venduta e consumata; ma anche trap, dicono i Maison Cravasco, come trappola, ghetto:

‘sti  lampioni son le palme di Beverly Cep…le madri preoccupate le faranno sante/ voglio di più di quello che ho/prendere tutto ciò che si può.

Parole che sono pietre pesanti, vite vissute, perché?

“La nostra è una fotografia in musica della realtà che vediamo ogni giorno; nel quartiere in cui viviamo il disagio c’è e, anche se per molti sarebbe meglio non parlarne, noi vogliamo parlarne.”

Li guardo incuriosita; si chiamano Stefano Folli e Giacomo Cavallino, in arte noti come Levis x Fohx, e la loro musica viaggia al ritmo dei pensieri: malinconici, rabbiosi, sfuggenti, inchiodanti.

Le parole obbligano a pensare e sembrano volersi imporre all’ascolto di chi non pensa più. Forse perché la via sbagliata…

…vorrei dire la droga ma mi impappino perché ci sono dei bambini intorno.

Stefano mi guarda e coglie il pensiero:

“Non è la via sbagliata il problema ma quello che ci sta intorno.”

“C’è tutta una violenza intorno…e una ricerca frenetica del denaro a qualunque costo”, aggiunge Giacomo.

I loro pezzi non fanno sconti, non c’è buonismo, nessun perbenismo ma ritratti scavati negli occhi:

Qualcuno in casa sta latitando/ qualcuno in strada lo sta aspettando.

Si tratta di una condanna chiara che prende di mira forse, più che il quartiere, le istituzioni perché compari con destini amari nelle popolari […] già viviamo nell’ingiustizia.

Sono giovani e complementari i ragazzi che ho di fronte, uno bianco e uno nero ma fisicamente simili, quasi impastati l’uno nell’altro, del resto la strada genera fratelli.

Chiedo loro come descriverebbero Via Cravasco, considerata da Voltri già parte integrante del CEP nonostante lo stradario continui ad assegnarla alla costa e non al ghetto:

“Via Cravasco è la porta da oltrepassare, il punto di contatto tra una periferia proletaria e una ancora più dura. Noi siamo andati a scuola a Voltri ma conosciamo bene il mondo al di là di questa porta.”

Un mondo che sintetizzano in versi: una famiglia da mantenere/ un cliente da accontentare/con il rischio delle catene/ e degli anni da scontare […] speriamo nel ricorso.

Perché la scelta della musica?

Lo chiedo in maniera provocatoria in quanto in genere, qui in quartiere, i più si orientano sul calcio o sul parkour.

Si guardano cercando di non ridere:

“Sul calcio eravamo un po’ scarsi.”

Poi il biondo aggiunge:

“A parte questo, la musica è un modo per raggiungere più fasce d’età, per raccontare la verità anche ai giovani”.

Più dura ancora, caratterizzata da una struttura ritmica sincopata, tagliente, che ti mette con le spalle al muro, è la musica di un altro artista, uno che quella porta è riuscito a sorpassarla a differenza di altri: “perché troppi, nascono, crescono e muoiono senza mai uscire dal quartiere”.

Si tratta di DoppiaW, al Palacep per il suo primo live (o forse si dice la sua prima live?) nella vita di tutti i giorni è Raffaele Lo Russo.

Il volto, dolcissimo, contrasta con la musica spietata, con le parole aggressive che scolpiscono volti, stade, scelte.

“Aggressivo sì, ma solo nel freestyle; mi piace essere rispettato ma senza fare il prepotente: c’è una bella differenza tra il rispetto e la paura.”

Io conosco il freestyle dell’ hip hop, non sapevo fosse legato anche al trap.

Mi spiega che il freestyle è un pezzo senza ritornello, senza cantilene orecchiabili; queste servono al rap dei figli di papà, a quelli che accettano, tramite la loro musica, di cantare ciò che il pubblico si aspetta.

“Il vero riconosce il vero e, benché io non condanni i figli di papà perché son più fortunati di noi, so che senza la strada e senza la sofferenza non ci può essere vero trap. Quest’ultimo nasce dalla povertà e la povertà ti priva di tutto, tranne che degli amici”.

Siamo vestiti senza tessuti/pensaci bene non siam mai caduti.

Aggiunge che a cadere ci vuole un attimo, è troppo semplice in questo quartiere che ti illude sul denaro

facile e in cui spesso si muore troppo giovani, si va dentro troppo giovani:

le brutte cose ti cambiano in meglio/ora scegli bene cosa ti conviene.

Ogni frase è una sentenza in musica,  DoppiaW ti spiega che il ghetto è questo:  prendere o lasciare.

“Io faccio rap da poco tempo; per i testi non ho attinto soltanto alle mie esperienze ma sono stato influenzato dalla musica di Marsiglia e di Lione.”

Gli chiedo di spiegarsi meglio poiché io non conosco l’argomento in maniera approfondita, conosco il rap di Fedez e di J-Ax.

Non commenta ma, con pazienza, spiega:

“Ogni pezzo deve durare poco ma essere d’impatto, parte deciso e spacca”.

Faccia dipinta di sangue/descrivo tua madre e le sue mutande.

Vivo per quello che mi hanno tolto/sempre incazzato mai stato coinvolto.

Spacca il silenzio, è evidente.

Oltre alla rabbia, nei pezzi di Raffaele, è presente anche il monito: non si può raccontare ciò che si vede eppure bisogna scuotere le coscienze, uscire in qualche modo dall’omertà; DoppiaW trova la via e ce lo dice in quel suo modo incalzante, fatto di suoni elettronici e parole-schiaffo: vedo, non vedo; no no non si vede.

Un verso forte e che può essere interpretato in più modi, l’inequivocabile descrizione di ciò che non può essere detto e che non può essere negato.

Gli chiedo come definisce il suo quartiere, cosa odia e cosa ama:

“Mi piace definirlo poverich, è una definizione dell’Equipe 84 ma la sento molto mia: povero perché i soldi non ci sono e devi lottare per salire ogni scalino, ricco perché sulla strada impari i veri valori e capisci che l’amicizia non ha prezzo, diviene un legame di sangue: sbagli insieme, ti rialzi insieme e se qualcuno non si rialza non lo abbandoni.”

Per chi nasce su questa collina dormitorio, in cui amianto e cemento spadroneggiano, è chiaro da subito che le possibilità di vita non sono le stesse dei quartieri residenziali; è incredibile come pochi chilometri segnino la differenza tra la vita e la morte, tra la gioia e la disperazione. Sembra che la speculazione edilizia abbia deciso di imprigionare i “terroni” in luoghi privi di speranza.

La situazione del quartiere viene inquadrata da Gianni De Gregorio, l’Efesto dei panini: “Queste serate sono belle ma fuori dalla Pianacci permane il buio; io che dormo poco, vedo di notte la gente che rovista nei cassonetti; si tratta di padri che hanno perso il lavoro e a cui l’attuale società non rivolge neppure uno sguardo”.

Questi giovani hanno guardato e hanno reagito, sono riusciti a trasformare il limite della povertà in risorsa artistica e il trap di DoppiaW, di Maison Cravasco e di tutti coloro che hanno partecipato a questa serata, indica che una via d’uscita c’è.

Il vento del Turchino e il mare lontano, a scaglie, ora raccontano che tra il mondo degli adulti e il mondo dei giovani ci può essere condivisione, che i quartieri popolari non sono luoghi di perdizione ma fucine d’arte.

A fine anno, l’ultimo per me come insegnante al Cep, un alunno mi ha detto: “è l’individuo a determinare la sua sorte, puoi sempre scavalcare il muro e diventare più forte persino degli altri, di quelli nati in quartieri residenziali che magari conoscono i libri ma non la vita. Per muro intendo l’ignoranza o la violenza, che per molti sostituisce la parola che manca e allora la rabbia diviene l’unico modo per emergere sugli altri, più sei arrabbiato, più sei forte.”

La parola ora c’è e sono stati Milo Bernucci e Andrea Scardovi a renderla concreta:

“Conoscevamo i ragazzi già dai tempi del calcio, eravamo certi che avrebbero trovato uno spazio per esprimersi” a parlare è Milo Bernucci, racconta come è nato il Cep Rap e perché lui e Scardovi si sono sentiti di dar fiducia a questi giovani; specifica poi che “senza Khalid, senza Pietro e Alessandro di Festa del Sole l’evento non sarebbe stato possibile”.

Infine precisa che il ricavato serve sia per coprire le prese sia per dar vita a un nuovo evento.

Andrea Scardovi mi racconta come si viene a costituire la M.A.P Eventi, ritiene che la serata sia stata un successo in quanto alla Pianacci erano presenti quattrocento giovani “ma”, aggiunge, “sono sicuro che avrebbero potuto essere di più; il CEP fa ancora un po’ paura e il nostro obiettivo è quello di abbattere questo pregiudizio.”

Carlo Besana, che ha curato i rapporti con la società di pattinaggio e con la stampa, era contento, l’aria del CEP gli era mancata per troppo tempo.

Alessandra Giordano