Dalla maestosità della “Marcia trionfale dell’Aida” alle intramontabili colonne sonore di Ennio Morricone, passando attraverso le romantiche note di “Stardust” per approdare all’irresistibile, coinvolgente ritmo di “Oye como va?”, antipasto della festa collettiva che viene scatenata dall’allegra “Beer Barrel Polka”, da noi nota come “Rosamunda”, che nel bis fa partire uno spontaneo “trenino”, proprio come accadde nel corso di un grandioso concerto a Maastricht della Johan Strauss Orchestra diretta da André Rieu (il cui video su youtube conta circa 6 milioni di visualizzazioni…).
Un clima di allegria tale da contagiare anche il direttore Fabiano Cudiz che per qualche decina di secondi lascia al loro destino i musicisti per esibire le sue doti di ballerino, improvvisando un ballo con la Direttrice Artistica dell’Associazione Culturale Anfossi, Carla Magnan, accomunati non solo dalle loro origini friulane ma, soprattutto, dalla soddisfazione per un evento ben riuscito, aldilà di ogni più rosea previsione.
in questo video, inviatoci da una signora presente al concerto, il “trenino” finale (che coinvolge anche la Dirigente Scolastica Alessia Patti, ed in cui si intravvedono, in alto a sinistra, Fabiano Cudiz e Carla Magnan impegnati nei loro impeccabili passi di ballo)…
curiose le analogie con il video dal Concerto di Maastrich
della Johann Strauss Orchestra diretta da André Rieu
Tutto questo, e molto altro, nei 90 minuti del Concerto dell’Ensemble di Ottoni del Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, diretto da Fabiano Cudiz, tenutosi ieri alla Sala Foglino del Circolo ARCI Pianacci, letteralmente stracolma di famiglie che hanno risposto, con entusiasmo, ad un progetto che per il battesimo cittadino ha felicemente scelto il Cep di Genova.
“Diamanti grezzi” è un interessante ed innovativo progetto che ha visto coinvolti i ragazzi della scuola del Cep di Pra’, quartiere ad alta dispersione scolastica, e l’ensemble di ottoni del conservatorio Paganini di Genova, per i quali l’Associazione Culturale Anfossi (in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Voltri II e la Scuola della Pace di Sant’Egidio) ha ideato e creato un percorso musicale rivolto in particolare alle nuove generazioni, con un ponte ideale creato dall’esperienza musicale.
All’interno del programma, ben articolato dallo stesso direttore, è stato inserito un brano originale scritto (ed interpretato) dai bambini della classe terza e quarta elementare, un gruppo che, allargato alle altre classi elementari ed alla 1^ media, si è poi brillantemente esibito sia con “Happy” di Pharrell Williams, brano reso ancor più popolare dallo spot Tim di qualche anno fa, che con l’Inno di Mameli, con il naturale coinvolgimento, anche vocale, di tutti i presenti, rigorosamente e rispettosamente in piedi.
…ed i bambini ce la mettono tutta per non sfigurare durante l’esecuzione dell’Inno di Mameli…
Evidente e palpabile la soddisfazione della Dirigente Scolastica Alessia Patti e delle insegnanti Tiziana Cortesia ed Ylenia Volpe, che con le loro colleghe hanno il merito di aver ben preparato i cori di bambini, così come di Sergio Casali, colonna della Comunità di Sant’Egidio.
Era presente anche Guido Barbazza, Presidente del Municipio VII Ponente che ha patrocinato l’evento, che nel corso del suo intervento ha sottolineato l’importanza della musica come linguaggio universale, che non conosce barriere.
Rivolgendosi ai bambini ha utilizzato un esempio sicuramente efficace nella sua semplicità: “Se uno di questi trombettisti, che fra poco suonerà per voi, dovesse prendere l’aereo ed andare, ad esempio, a New York, anche non conoscendo una sola parola di inglese potrebbe immediatamente mettersi a suonare con qualunque altro musicista proveniente da qualunque altro posto del mondo, proprio perché il linguaggio della musica è universale, non ha confini…”.
Un esempio che mi è sembrato perfettamente calzante durante l’esibizione dei bambini, con il piccolo Christian a strabiliare tutti con il perfetto ritmo da percussione fatto vocalmente al microfono con un impeccabile “tunf tunf”, così bravo da indurre il direttore Fabiano Cudiz a farlo esibire brevemente anche da solista, con un applauditissimo assolo, senza mostrare timore o timidezza nel trovarsi davanti ad un microfono e ad oltre 200 persone…
in questo video, inviatomi da una mamma, il brano composto ed eseguito dai bambini di terza e quarta elementare con il ritmo dettato dalla “percussione vocale” di Christian
chissà se Christian, od altri, avranno la possibilità di sviluppare e perfezionare, nel tempo, le loro indubbie potenzialità…
non a caso per questo progetto è stato scelto il titolo “Diamanti Grezzi”…
Il diamante grezzo, appena scavato, non è bello e lucente e può essere scambiato per un semplice sasso…
“diamanti grezzi” è anche un’espressione utilizzata per definire chi ha potenzialità di qualità che non emergono in quanto poco coltivate…
nelle periferie (ed a maggiore ragione al Cep, periferia di periferia) ci sono molti “diamanti grezzi”, e c’è necessità di un profondo e continuo lavoro di squadra per far emergere le loro capacità accompagnandole in percorsi che possano aiutarli a portarle alla luce…
Percorsi che oggi sembrano affidati solo alla felice casualità dell’incontro con associazioni del territorio, che possono fare molto ma non possono certo sopperire all’assenza di una vera e propria progettualità che dovrebbe essere pertinenza della pubblica amministrazione, come ha peraltro auspicato il presidente del Municipio.
Da alcuni anni con il Circolo ARCI Pianacci promuoviamo (con partecipazione totalmente gratuita) laboratori dedicati a diverse espressioni artistiche (writing, fumetto, rap), accanto a percorsi sportivi inclusivi, un impegno (totalmente gestito in forma di volontariato) che per nostra scelta si aggiunge a quello che sarebbe il compito “ufficiale”, cioè la gestione e manutenzione dei 16.000 mq dell’Area Pianacci.
Qualche giorno fa siamo stati contattati, con urgenza, dagli organizzatori di “Diamanti Grezzi”; il concerto si sarebbe dovuto tenere all’aperto ma incombeva un rischio pioggia dato dalle previsioni meteo…
il PalaCep, che sarebbe stato una soluzione perfetta, non è ancora agibile per eventi aperti al pubblico in quanto sono ancora in atto i lavori per adeguamento alla normativa antincendio.
Abbiamo proposto la disponibilità gratuita della “Sala Foglino”, normalmente utilizzata per sedute di tiro con l’arco o allenamenti di ballo o di pattinaggio per i più piccoli…
sulla carta non l’ideale in quanto ad acustica, ma si è fatta di necessità virtù…
e tutto sommato, probabilmente grazie anche alla sala stracolma, tutto è andato per il verso giusto, anche l’acustica, con il service audio ben gestito come sempre dall’amico Mario Rollandini…
alcune immagini dell’Ensemble di Ottoni del Conservatorio Niccolò Paganini di Genova
e del Direttore Prof. Fabiano Cudiz
da parte mia, doveroso il “grazie di cuore!” a Mario Nastà, Rocco Balbo e Ndiagar Gueye (quest’ultimo venuto appositamente dal centro storico), nostri collaboratori che, benché “non in servizio” durante il weekend, si sono presentati a fine concerto per sistemare le sedie e lavare il parquet, visto che la domenica la sala è utilizzata per attività di ballo.
Felici anche loro di aver contribuito alla buona riuscita di un evento che merita di essere riproposto, alla ricerca di diamanti grezzi da riconoscere e valorizzare…