A Pra’ abbiamo fatto un casino…(di Enrico Testino)

A Pra’ abbiamo fatto un casino.

Il 14-15-16 ottobre a Pra’, con il progetto “Prû a Pra’” abbiamo fatto un casino.

Il 14 si son trovati migliaia di ragazzi, ad ascoltare rappresentanti della scena rap, e forse trap, nazionale.
Sono venuti da tutta la città, magari anche un po’ da fuori, oltre che dal quartiere, ad ascoltare quel rumore, sotto forma di musica, che per un paio di sere sostituiva, anzi sovrastava, quello del Porto Container.

Che anche quello è un rumore, ma più urticante, che ti spinge le orecchie, ed il cuore, perché rovina il sonno, ma significa lavoro, e cerchi di contenerlo, ammaestrarlo, calibrando la tua ricetta di vita tra stipendi, sviluppo, vivibilità.

E quel rap, invece, più che addomesticare è da cavalcare, capire, assorbire come una botta di energia, cittadina, che si vede raramente tutta insieme così, vitale, anche lei un po’ urticante, forse per qualcuno, nei contenuti.

Ma se si trova la convivenza con il rumore dei container che atterrano, che si posano pesantemente, figurati se non si trova, anzi si cerca, anzi più che convivenza può essere un bel matrimonio, con questo rap, con queste voci dei giovani, che raccontano loro stessi.
E raccontando così appassionatamente e sinceramente loro stessi descrivono anche noi.

E il 15 ottobre abbiamo fatto di nuovo casino.
Con Orietta Berti.


Anche lì c’erano migliaia di persone, sorridenti, a festeggiare, a guardare quel vestito rosso che significa tante cose e, per Genova, che è arrivata Orietta Berti.
Anche qui energia, di altro colore, di altre sonorità.
Ma anche questa sovrastava, per un’altra sera, quella del Porto.

A Pra’, quindi, abbiamo fatto un casino.

E per due giorni abbiamo tolto decine e decine di posti macchina.
Perché dovevamo trovare un posto dove posare uno spettacolo, in quella fascia di rispetto, che è un esempio, anche buono, di come un bravo, bravissimo, sarto urbano possa rammendare non solo gli spazi tra quartieri e, come si dice, periferie, ma anche tra una città e quella zona industriale enorme che è il Porto di Genova. Anzi, il Porto di Pra’.

E volevamo spingere per trovare, o rinforzare, in quella fascia di rispetto che è una festa di funzioni, spazi, attività, anche un posto per la funzione “Spettacoli”, di “quelli belli”.

E, per ora, abbiamo trovato, con chi gestisce questa parte di città, il Piazzale della Stazione.

E il 16 ottobre abbiamo fatto ancora casino, fino alle 21.
Con battaglie di parole (il contest freestyle rap), e di pensieri, che si stressano per proporre significati nuovi, pensati in diretta, nati dalle interazioni dei rapper.
E con battaglie (la breaking battle), di corpi, che con le loro sofisticate ed ebbre evoluzioni ci indicano quanto ci si possa esprimere, in città, mostrando nuovi modi di pensare lo spazio, e sé stessi, e le proprie posture.

Abbiamo fatto un casino, a Pra’, con “PrùaPra”, alla fascia di rispetto di Pra’.

E, sempre con PrùaPra’, al Cep, Area Pianacci, invece di un casino abbiamo fatto un pasticcio.
Anzi 3.
Tre pasticci di colori, acrilici, vernici, che son pensieri organizzati e lanciati su dei muri.

Con un murale che, addirittura, è fatto insieme a dei ragazzi/e, a cui insegniamo a fare dei pasticci.
E altri due murales che arricchiscono i pensieri di chi passa al Cep.

Nuovi pensieri che nascono guardando nuovi pensieri messi, in colore, sui muri.

A Pra’, e al Cep, abbiamo fatto un casino, e dei pasticci.
Finalmente.
Insieme a tutti quelli che son venuti a gioirne.


Ma non è un casino in cui “non si capisce più niente”.

E’ un casino in cui “si carpisce di tutto”.

Idee, suoni, canzoni, forme.
Che poi è quello che deve dare una città, la possibilità di prendere, e avere spazi per dare.
Che tutto questo si chiama scambiarsi.
Ed esprimere e creare cultura, e vivere socialità.


Abbiamo fatto un casino, indimenticabile, e dei pasticci.
E questo grazie a tutti Voi.
Insieme a tutti Voi.
Con gioia.

Enrico Testino.
Ideatore, insieme ad Anis Hafaied e Vincenzo Spera del Festival Prû a Pra’.

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(Enrico Testino è Vice Presidente del Circolo ARCI Pianacci)
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(nell’immagine uno dei murales realizzati all’Area Pianacci, al Cep, quello di Enrico Macchiavello)

il murale “Musica e gioia” di Enrico Macchiavello
(clicca per ingrandire)

qui il link al racconto per immagini dei tre nuovi murales al Pianacci

Link all’articolo
“Quattro grandi artisti per nuovi, straordinari murales al Pianacci” – 17 ottobre 2022