Non è difficile immaginare per quale squadra batta il cuore dei giovani protagonisti della Ceppions League: sotto le sgargianti, ma leggerissime pettorine sbucano i colori del Genoa, della Samp, da qualche anno anche quelli del Napoli…
più difficilmente, come del resto in tutta Genova, colori di squadre di altre città…
e lui, da molti anni presenza fissa alla Ceppions, non fa eccezione: da sempre ha evidenziato, con orgoglio, il suo tifo per la Samp, con gli inconfondibili colori blucerchiati a sbucare dalla pettorina…
Un motivo in più per incuriosirmi, quest’anno, con la sua pettorina a ricoprire, senza nascondere, un’insolita maglia giallo canarino con un grande numero “23”…
Il “23”, nel mio cuore milanista, è quello di Massimo Ambrosini ma, come detto, lui è tifoso della Samp e la carriera di Ambrosini è terminata tanti, troppi anni fa…
e da appassionato di basket NBA ho pensato anche al mitico “23” di Michael Jordan, ma pure questo risale a troppi anni fa…
ci sarebbe anche il “23” di LeBron James, ma per quanto ancora in attività a 40 anni suonati, anche per il top della sua carriera occorre risalire a diversi anni fa…
no, non può essere nessuno di questi…
mi viene in soccorso la mamma, che mi confida che “quel 23” è una dedica particolare alla sorella, Jessica…
Jessica è nata il 23 giugno di 27 anni fa, e la sua crescita ha conosciuto, e conosce, diverse difficoltà, affrontate grazie allo smisurato affetto della mamma e del suo nuovo compagno…
quando lui è nato, 12 anni fa, ha dovuto fare i conti fin da subito con la presenza di Jessica e con la necessità, per papà e mamma, di ripartire le attenzioni, che di norma sarebbero state tutte concentrate sul più piccolo della famiglia, in un modo necessariamente diverso…
e lui, di conseguenza, è cresciuto nel segno di questa necessità, e ne ha fatto tesoro…
Da qui, quest’anno, il suo desiderio di manifestare, in modo assolutamente riservato, questo suo grande affetto…
nel corso del torneo, pur giocando come sempre a buon livello, non è stato molto preciso in fase realizzativa…
lo è stato però nel giorno più importante, quello della finale, con due gol molto simili, di ottima fattura, determinanti per la vittoria della sua squadra, e festeggiati come si deve, con la sua smisurata, comprensibile gioia, e con “quel 23”, ben visibile sotto la pettorina, “affossato” dall’abbraccio festoso dei suoi compagni di squadra…
Lui è Loris.
Forse non sa che anche se avesse perso la finale lui, la “sua Ceppions”, l’avrebbe comunque vinta a mani basse…





















































































































































































































































































