una bella festa di comunità e…il “segreto” di mamma Rosa…

Circolo ARCI Pianacci, ore 13.30…

c’è gran fermento sul lato mare e non è, o quantomeno non è solo, per il bellissimo panorama offerto da questo angolo del Cep…

è un crescendo di tavolini, sedie, donne con i bellissimi abiti variopinti della tradizione araba che si presentano portando con il giusto orgoglio vassoi con prelibatezze di tutti i tipi, che impreziosiscono l’aria con aromi assolutamente “pericolosi” se si deve seguire una dieta ristretta…

arrivano anche, a frotte, bambini che fanno sentire sempre più la loro “presenza” con la giustificata vivacità espressa senza remore…

è festa per tutti, anche per le persone (adulti e ragazzi) non appartenenti a famiglie di origine araba raggiunte da un efficace “passaparola”

in estrema, efficace sintesi, è una “festa di comunità”, proposta da diverse donne di origine araba che da qualche tempo, anche grazie all’opera di mediazione della rete dei servizi sociali territoriali, in particolare il S.E.A., hanno iniziato a frequentare con maggiore assiduità le strutture territoriali, compreso il nostro Circolo, che è diventato un loro punto di riferimento.

Hanno preparato appetitose espressioni della cultura gastronomica araba, dal salato al dolce fino all’immancabile, e delizioso, tea alla menta, preparato sia nella versione marocchina che in quella tunisina, ed hanno rivolto l’invito ad unirsi a loro a diverse famiglie con le quali sono venute a contatto durante le attività svolte nel quartiere.

E sono pure riuscite a creare un clima quasi da finale di Champions League, che ha sorpreso tutti, chiedendo che prima del pranzo fossero suonati i due inni, quello italiano e quello marocchino, una elegante forma di ringraziamento (espressa anche nel discorso, sia in lingua araba che in italiano da loro rappresentanti, Ziat Faouzia e Khauter) al paese che li ospita e che consente loro un percorso di reale inclusione.

Un bel momento, che ha consentito di andare anche oltre il sia pur lodevole momento gastronomico e che ha rappresentato una nuova, ulteriore bella pagina nel percorso di comunità del nostro quartiere.

A tenere alto il vessillo gastronomico italiano un tiramisù da podio mondiale preparato da “mamma Rosa”, che ha cresciuto così tanti figli da non temere il confronto con le tradizionalmente numerose famiglie di origine araba…

chi più di lei, con le numerose gravidanze, ha dovuto, con frenetica frequenza, rimboccarsi le maniche e “tirarsi su”?

Chissà, forse oggi abbiamo scoperto il suo “segreto”…

(clicca per ingrandire)

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